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Convegno Assi 2025 Impresa, territorio, competitività: ricerche e riflessioni, Università degli Studi di Palermo, Teatro Samonà, Sciacca (AG), 12-13 dicembre 2025

Convegno Assi 2025
Impresa, territorio, competitività: ricerche e riflessioni
Università ospitante: Università degli Studi di Palermo
Sede dei lavori: Teatro Samonà, Sciacca (AG)
Data: 12-13 dicembre 2025

Call for papers
Il tema del rapporto impresa-territorio è stato a lungo indagato dalle scienze economiche e
oggi è al centro delle riflessioni sulla sostenibilità (metodologia European Awareness
Scenario Workshop). Si tratta di una tradizione inaugurata e sviluppata dall’economista
britannico Alfred Marshall che distingueva le economie di scala in due diversi tipi: le
economie ‘interne’, che sono «dipendenti dalle risorse delle singole imprese, dalla loro
organizzazione e dall’efficienza della loro amministrazione», e le economie ‘esterne’, che
«dipendono dallo sviluppo generale dell’industria» (Marshall 1890; trad. it. 1972, pp. 389-
90) e possono beneficiare della concentrazione di attività industriali in un particolare luogo,
in cui «numerosi rami specializzati di industria si siano fusi quasi automaticamente in un
tutto organico» (Marshall 1919; trad. it. 1934, p. 522). Le economie esterne in Marshall sono
basate soprattutto sulla circolazione e sulla condivisione della conoscenza, rese possibili e
favorite dalla prossimità e dalla facilità di relazioni tra le persone che abitano nello stesso
luogo. Rispetto a un approccio strutturalista, a lungo dominante nell’economia industriale,
secondo il quale l’efficienza è data dai fattori interni alla singola impresa oppure da variabili
proprie del sistema economico nel suo complesso, le quali sono per definizione esogene e
quindi indipendenti dal comportamento e dalle scelte delle singole imprese (Bain 1958;
Caves 1964), le economie esterne rivelano una realtà diversa e più complessa. Esse, infatti,
pur non dipendendo dall’organizzazione e dai fattori interni a una singola impresa, sono
riferite alla sua attività e al suo agire in un determinato ambiente. In altre parole, le
economie esterne indicano fattori di competitività non ascrivibili completamente
all’impresa, ma nemmeno totalmente indipendenti da essa, delineando un rapporto di
reciprocità circolare tra l’impresa e il sistema locale del quale essa è parte integrante.
Più recentemente la specificità del rapporto fra l’impresa e il suo contesto sociale è stata
sussunta nel concetto di embeddedness, sviluppato dalla cosiddetta nuova sociologia
economica a partire dalla metà degli anni Ottanta del secolo scorso (Granovetter 1985;
1993). Alla base di tale concetto c’è una interpretazione delle azioni economiche degli

individui come azioni sociali che non possono essere spiegate utilizzando solo i motivi
individuali, perché i singoli sono collocati in reti di relazioni, e questo influenza il loro
comportamento. Gli individui agiscono in funzione della fiducia prodotta dai legami nei quali
sono inseriti, e questa fiducia tende a trasformarsi in senso di solidarietà e reciprocità verso
il resto della comunità in cui l’individuo si trova inserito. Si tratta di una visione simile a quella
espressa nel concetto di social capabilities, ossia l’insieme delle relazioni sociali che
influenzano la capacità e le modalità con cui individui e organizzazioni colgono le
opportunità economiche (Abramovitz 1996).
Negli stessi anni venne elaborato anche il concetto di ecosistema (Moore 1993 e 1996) che
parendo da una metafora biologica offriva all’analisi delle relazioni fra impresa e mondo
esterno una visione evoluzionista secondo la quale una raccolta casuale di elementi portava
verso comunità strutturate (Adler 2016). Negli ultimi trenta anni questo approccio è stato
ampiamento utilizzato per analizzare i processi di innovazione e di co-creazione in un
contesto in cui non solo la competizione ma anche la cooperazione e il rapporto l’ambiente
esterno hanno giocato un ruolo importante (Gomes et al. 2018).Nella visione di Moore
(2005) diventano quindi 3 i pilastri per comprendere il funzionamento delle imprese e anche
per disegnare le politiche industriali e per la competizione: i mercati, le gerarchie e
l’ecosistema.
Il convegno ASSI 2025 vuole discutere del rapporto che le imprese intrecciano con il proprio
territorio di riferimento e il peso e il ruolo che questo ha nei processi di crescita dell’impresa
stessa. Oltre a contributi che indaghino agli aspetti economici e strutturali del rapporto
imprese-territorio (make or buy, radicamento e delocalizzazione, ecc.), saranno benvenuti
studi sul rapporto fra le imprese e le risorse naturali e paesaggistiche, nonché sui rapporti
tra imprese e attori sociali, ossia tutte quelle persone e organizzazioni che influenzano
l’impresa o sono da essa influenzati. Fra gli attori sociali considerati possono esserci gli
stakeholder interni (gli imprenditori e i loro familiari, i manager, i dipendenti), ma anche il
territorio inteso come l’insieme degli stakeholder esterni (tra i quali gli azionisti, i lavoratori,
i clienti, i fornitori, le banche, le pubbliche amministrazioni, le associazioni di categoria e
numerosi altri soggetti) e dei suoi abitanti.
Il convegno si terrà in italiano e in inglese.
Le proposte di intervento (un abstract di 2.000 e il CV) o di sessione (titolo della sessione,
nome, CV e abstract dei partecipanti) devono essere inviate entro il 30 settembre 2025 al
seguente indirizzo: segreteria@assi-web.it. Il comitato organizzativo prenderà in
considerazione proposte di sessioni che includano non meno di tre e non più di quattro
relatori. Le decisioni del Comitato Organizzativo e Scientifico saranno comunicate entro il 15
ottobre 2025.
I relatori dei lavori accettati dovranno inviare un paper di 40-50.000 caratteri o un long
abstract di 8-10.000 caratteri entro il 30 novembre 2025.
La partecipazione alla conferenza è gratuita per i membri ASSI che hanno pagato la quota
associativa per il 2025. Per i non membri la quota di iscrizione è di 50 euro. I partecipanti al convegno potranno usufruire della navetta gratuita con servizio di andata e ritorno
dall’aeroporto di Palermo alla sede dei lavori.
Comitato Organizzativo e Scientifico: Luciano Segreto (presidente), Patrizia Battilani, Marco
Bertilorenzi, Veronica Binda (segretario), Valerio Cerretano, Valentina Fava, Mario Perugini
(segretario), Roberto Rossi, Fernando Salsano, Donatella Strangio.